L'aumento dei dazi statunitensi minaccia 2,8 miliardi di euro di esportazioni di attrezzature edili dall'UE
08 settembre 2025
Secondo il Comitato per le attrezzature edili europee (CECE), si prevede che l'aumento dei dazi doganali statunitensi avrà un impatto pari a 2,8 miliardi di euro sulle esportazioni annuali di attrezzature edili dall'UE verso gli Stati Uniti.

La notizia arriva dopo che l'amministrazione statunitense ha esteso le tariffe esistenti su acciaio e alluminio ad altri 400 codici doganali, estendendo il campo di applicazione anche ai macchinari per l'edilizia e l'industria mineraria.
Con il nuovo regime, si applicano dazi del 50% sul valore dell'acciaio contenuto in una macchina, oltre a un dazio di base del 15% sul resto dell'unità. Ciò significa che l'aliquota effettiva varierà tra il 15% e quasi il 50%, a seconda della composizione.
Il CECE ha affermato che le nuove misure coprono l'80% delle esportazioni UE di attrezzature per l'edilizia verso gli Stati Uniti. Le esportazioni totali nel 2024 hanno raggiunto i 3,49 miliardi di euro, pari al 27% delle spedizioni extra-UE.
Riccardo Viaggi, segretario generale del CECE, ha esortato la Commissione europea a ottenere un'esenzione per i macchinari da costruzione, avvertendo che i dazi aumenterebbero i costi, creerebbero rischi legali e imporrebbero un pesante onere amministrativo ai produttori. Ha inoltre sottolineato l'ulteriore incertezza causata dalla decisione di Washington di rivedere l'elenco dei dazi ogni quattro mesi.
I gruppi industriali hanno lanciato l'allarme: il settore edile statunitense, già sotto pressione a causa del rallentamento, potrebbe subire ulteriori disagi se i costi delle attrezzature aumentassero, sia per i macchinari importati che per quelli prodotti a livello nazionale.
L'allarme lanciato dal CECE è l'ultimo di una serie di avvertimenti provenienti dall'industria delle attrezzature edili, sia negli Stati Uniti che all'estero, in merito all'effetto inflazionistico dei dazi.
Alla fine di agosto, Caterpillar ha aumentato la sua stima del costo netto aggiuntivo dei dazi sulle sue attività, portandolo a un importo compreso tra 1,5 e 1,8 miliardi di dollari nel 2025.
Nel frattempo, il mese scorso JCB ha avvertito che l'ampliamento dell'ambito di applicazione dei dazi sarebbe costato al produttore britannico "centinaia di milioni". Ha chiesto al governo britannico di intervenire e di prevedere un'esenzione per le attrezzature da costruzione.
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